La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha espresso le sue perplessità e critiche e ha chiesto al Presidente della Commissione e al relatore competente di procedere a sostanziali emendamenti rispetto al testo presentato la cui filosofia di fondo consideriamo inaccettabile.
La ristrettezza dei tempi per le audizioni, l'analisi, la valutazione, la presentazione di emendamenti e l'eventuale ricoinvolgimento della Commissione alla Camera fanno capire che è difficile che vi siano i tempi sufficienti per arrivare alla conclusione dei lavori della Commissione del Senato prima della scadenza della legislatura anche perché la stessa commissione sta lavorando in sede referente e non deliberante.
In questo senso la delegazione della Gilda degli Insegnanti ha chiesto formalmente che, pur apprezzando il lavoro che la Commissione sta compiendo nei termini di analisi, conoscenza e valutazione della complessità dei problemi che il progetto di legge tocca, la discussione della riforma degli organi collegiali e di governo della scuola statale sia rimandata alla futura legislatura dopo un serio e approfondito confronto con le forze politiche che saranno chiamate a sostenere il futuro governo.
In questi giorni il testo della proposta di legge relativa alla riforma degli organi collegiali della scuola è in discussione alla VII commissione del Senato.
Questa riforma partita, partita dalla proposta di legge Aprea, ha subito nel suo percorso legislativo modifiche poco rilevanti che non hanno, di fatto, modificato la logica di fondo: l'aziendalizzazione della scuola.
Daniela Oddenino ha chiesto al professore Alberto Falconi, docente di diritto presso l'istituto "Grandis" di Cuneo, di illustrare e commentare con un suo parere sull'intero articolato della proposta di legge.
Fonte: OrizzonteScuola.
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